Da mezzo millennio Scienza e Filosofia vivono come due sorelle siamesi separate in casa. Da poco hanno ricominciato a parlarsi e a dirsi cose carine. Forse perché la prima, con la fisica quantistica, è arrivata quasi ad accettare i miracoli. La seconda perché assomiglia ormai a un enorme baobab con solide radici, un succulento tronco e poche foglioline brillanti. A Foligno, si sono ritrovate davanti un bicchiere di Sagrantino e di Montefosco doc.E si sono pure divertite, perché era la sesta felice edizione della Festa di Scienza e Filosofia, diretta da Pierluigi Mingarelli, direttore del Centro Scienze Sperimentali di Foligno. C’era Edoardo Boncinelli, Piergiorgio Odifreddi, Telmo Pievani, Luciano Canfora e giornalisti come Piero Bianucci.
Per la cronaca tra gli altri quest’anno c’ero anch’io, con Ci vuole una fisica bestiale/ Il coraggio di raccontare la scienza in modo divertente e Tutto quello che volevate sapere sul clima e non avevate avuto il coraggio di chiedere. Cosa volete che vi dica? In attesa che qualcuno trovi il famoso libro di Aristotele sulla Commedia (Nel Nome della Rosa di Umberto Eco chi lo cerca finisce ammazzato) io faccio il possibile per ricordare che forse l’aveva scritto veramente. Alla prossima.