Ci sono cose che sono proprio necessarie. Ecco l’aria è tra queste. Provate a farne a meno. Non solo. Sembra che di Aria ce ne sia in abbondanza, non è vero. Sembra che esista da sempre, non è così. Sembra che sia gratis e invece la paghiamo sempre più cara. In pratica credo che nel senso comune l’idea di aria sia ancora quella di quattro o cinque secoli fa: non si vede , quindi non c’è. Si può far finta che non esista, anche se da lei dipende il tempo che fa e il clima che ci sarà. Ci sono, come al tempo della peste “vapori” e ”arie” più o meno puzzolenti, ma non c’è l’idea che sia una risorsa indispensabile e limitata. E una forza potente. Il risultato è che chi produce la componente dell’aria più importante per noi (le piante, le foreste e gli oceani) è a dir poco maltrattato. Mi è sembrato giusto farne un libro per la collana i Genietti: Ciao sono Aria, vera storia di una signora praticamente invisibile. È nelle librerie da questo mese. È dedicato ai giovanissimi che respireranno l’aria di domani. Spero serva a qualcosa. Buona Aria e buon futuro a chi lo leggerà.
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