Leggere a voce alta è un gesto antico. Nell’Antica Grecia un libro si considerava pubblicato solo quando era letto in pubblico. Nel tardo medioevo si leggeva ad alta voce l’Inferno di Dante o il Milione di Marco Polo, spesso davanti a un pubblico in gran parte analfabeta. Era bellissimo, meglio della televisione. E si leggeva ad alta voce anche da soli, fino a un paio di secoli fa. Fino al punto che sant’Ambrogio è entrato nella storia della lettura perché leggeva miracolosamente -parola di Sant’Agostino- senza muovere le labbra.
Oggi essere letti ad alta voce è un privilegio, così quando una ventina di anni fa ho scoperto che i miei Lampi di Genio erano spesso letti ad alta voce nelle scuole mi sono stupito. Anzi, all’inizio mi sono preoccupato. Per me erano i miei disegni che dovevano parlare al lettore, erano le immagini e la grafica che dovevano dare ritmo e suono alla lettura. Tuttora penso che il modo migliore per promuovere i miei libri sia quello di farli leggere in santa pace e favorire tra i ragazzi lo scambio di impressioni e titoli. C’è che si innamora di Leonardo, chi di Marie Curie, chi di Pitagora o Archimede. Ma mi sono dovuto ricredere sulla lettura ad alta voce. Ho visto mettere in scena, letti e recitati da ragazzi e ragazze, il mio Galileo, Alessandro Volta e persino Einstein e le macchine del tempo. Mi hanno emozionato. Ho visto i miei testi prendere vita propria e mi hanno fatto felice. Questi stessi libri, tradotti e letti in tedesco da attori professionisti, sono anche diventati audiolibri per Arena, in Germania, dove sono tuttora molto graditi. Molti frammenti sono stati letti nelle trasmissioni televisive di Lampi di Genio in tv e, da qualche anno, Dante e Einstein con Audible.it sono diventati audiolibri anche in Italia. La verità è che -anche se si tolgono le immagini- la voce aggiunge un altro spessore, direi persino un’altra visione, sopratutto se la lettura è fatta con una voce professionale e ben impostata. Leggere ad alta voce crea commozione, atmosfera, magia.
Rispetto alla lettura in classe da parte dei ragazzi mi permetto un suggerimento. Non tutti i brani di Lampi di Genio si prestano alla semplice lettura del testo, alcuni sono proprio legati alle immagini. In compenso tutti i Lampi di genio sono anche e-book. Utilizzati con le Lim in classe permettono di essere letti da tutti senza perdere il valore aggiunto dei disegni, che non sono solo illustrazioni divertenti, ma anche contenuti, spesso illuminanti.
Le illustrazioni delle copertine dei Lampi di Genio pubblicate da Arena in Germania sono di Joachim Knappe
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Discorso diverso è la collana i Genietti, per Valentina Edizioni. È un progetto “rodariano” nel senso che pur parlando di scienza ho cercato di applicare ad ogni libro la “grammatica della fantasia”. Già titoli lo annunciano: Ciao sono Zero, vera storia di un niente che vale milioni di milioni, Ciao sono Aria, vera storia di una signora praticamente invisibile, Ciao sono Gea, vera storia di pianeta unico nell’universo, Ciao sono Tempo, vera storia di un compagno di viaggio, Ciao sono Robot, vera storia di un amico elettronico, Ciao sono Micro, vera storia di un microbo che ha conosciuto i dinosauri, Ciao sono Sole, vera storia di grande fratello che più grande non si può, Ciao sono Luna, vera storia di una grande sorella extraterrestre, Ciao sono Acqua, vera storia di un’amica fluida e giramondo, Ciao sono Futura, vera storia di un sogno sul domani.
Insieme vogliono essere una piccola ma esaustiva enciclopedia di scienze. Sono in tutto 10 titoli con hanno un target di età più basso dei Lampi di genio. Sono nati anche per essere letti e recitati ad alta voce. Qui il personaggio che racconta -impossibile familiare- come Zero, Tempo o Acqua, parla in prima persona. I disegni sono spesso essenziali per godere pienamente di queste storie. Al lettore adulto suggerisco di mimarli, descriverli, sonorizzarli. Buon divertimento.
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Infine i Pensierosi. È una collana che ho realizzata durante la pandemia, nel tempo sospeso che a molti (non tutti e forse solo per poco) ha fatto capire quali sono le cose più importanti nella vita. Sono tre piccole storie naturali di tre grandi parole: Amicizia, Libertà, Felicità. In pratica sono libri per piccoli filosofi. Chi racconta è Sofia, ragazzina senza tempo che vive nell’Isola delle Grandi Domande. Sofia si occupa delle cose che non si possono pesare, misurare o dividere a pezzettini, come i sentimenti e, appunto, Amicizia, Libertà e Felicità. Si fanno leggere ad alta voce, ma certo i disegnini aiutano un non poco. Non tutti lo sanno, ma anche Aristotele, “maestro di color che sanno” disegnava.
Traccia per intervento sulla Lettura ad alta voce.
Padova, 21 febbraio 2024
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